La Scuola contribuisce ad elaborare in maniera coerente le nozioni e ad armonizzarle. Opportuni sussidi didattici vengono organizzati in un “campo giochi” in cui il bambino è immerso come in un mondo di fantasia, circondato da figure e persone conosciute, protetto e coccolato da un amico formidabile: il “suo” Maestro di sci. É lui che cura l’esattezza motoria, la finalizzazione dei gesti, la correzione degli errori.
Una simpatica, utilissima novità
Il sussidio del “tappeto mobile” - atteso ormai da tutte le Scuole e divenuto realtà - permette in qualche minuto di compiere agevolmente la prima salita e la prima discesa.
Qualcosa non va?
Il Maestro sa fare il suo mestiere: ma la professionalità urta talvolta contro manifestazioni di insofferenza, di ripulsa verso l’impegno fisico, o contro capricci inspiegabili. Niente panico: imparare - lo sanno grandi e piccoli - è difficile. A volte si mette a dar fastidio anche un pasto troppo abbondante o frettoloso. Nel periodo di apprendimento il bambino ha bisogno di 1700/2000 kcal giornaliere (60% zuccheri, 25/30% grassi, 15/20% proteine).
Il segreto
Quello che predispone un bambino, ma anche un adulto, all’apprendimento, e poi alla pratica di uno sport, è il “primo mòvens”, cioè la motivazione profonda, il bisogno personalissimo di agire. Il Maestro di sci, che è un tecnico ma anche un conoscitore dell’animo umano, sa individuare ed esplicitare con professionalità gli interessi e gli obiettivi adatti a ciascuno, dosando sistemi e metodi alla psicologia ed alla situazione del momento.
L'IDEALE E IL POSSIBILE
L’età giovanile, meglio ancora l’infanzia, risulta il tempo più adatto per l’apprendimento. Qui tutto aiuta: agonismo, elasticità fisica, emulazione, scarsa propensione alla ripetitività. Nell’adulto gli schemi sono più rigidi: ma c’è un rimedio a tutto, che si chiama “motivazione”.
Quando si è perfettamente capito il concetto tecnico, aiutano a raggiungere agevolmente gli obiettivi più alti anche il desiderio di rendersi pari all’amico “più bravo”, o l’imitazione del maestro, o una sfida con se stessi. Altre motivazioni si aggiungono: stare insieme, divertirsi, aprirsi a conoscenze interessanti, scoprire movimenti nuovi, tagliati su misura per la proprie caratteristiche.